VALORE TEMPORALE - TIME VALUE:
Il valore temporale, che insieme al valore intrinseco costituisce
il prezzo di un contratto di opzioni, dipende unicamente dal
tempo mancante alla scadenza. Questo valore è determinabile
tramite un algoritmo molto complicato. Basti sapere che il valore
temporale diminuisce col passare del tempo e che a parità
di altre condizioni ha valore massimo quando l'opzione è
" at the money ", mentre diminuisce quando l'opzione
è " in the money " o " out of the money
".
VALORE RESIDUO - RESIDUAL VALUE: E' pari al
valore di un bene che è stato totalmente ammortizzato
durante il periodo del suo utilizzo.
VALORE INTRINSECO - INTRINSIC VALUE: Insieme
al valore temporale costituisce il prezzo di un contratto di
option. Si ottiene dalla differenza tra il prezzo del sottostante
e quello di mercato, e costituisce il beneficio che può
eventualmente derivare dall'esercizio del diritto di opzione.
VALORE NETTO DELLE ATTIVITA' - NET ASSET VALUE:
Per i fondi comuni di investimento è dato dalla differenza
tra il valore dei titoli in portafoglio, comprensivo dei ratei
d'interesse sulle cedole, e i debiti imputabili al fondo. Al
fine di ottenere il valore di rimborso delle quote, il valore
netto delle attività, come in precedenza calcolato, viene
diviso per il numero complessivo delle quote esistenti. Nei
bilanci societari con questo termine si indica il valore del
patrimonio imputabile ad una determinata classe di titoli della
società.
VALORE NETTO DI INVENTARIO - NET ASSET VALUE:
Corrisponde al valore delle quote, o parti, risultante dai libri
del fondo comune o della società di investimento.
VALORE NETTO - WRITTEN DOWN VALUE: E' pari
al valore a bilancio di un investimento al netto delle quote
di ammortamento accantonate negli esercizi precedenti.
VALIDO QUESTO MESE - GOOD THIS MONTH: Ordine
impartito all'intermediario finanziario, ha validità
per tutta la durata del mese corrente e se non eseguito entro
tale scadenza viene automaticamente cancellato. Di norma questo
tipo di ordine comprende un limite di prezzo.
VALUE BASED MANAGEMENT: Strumento di controllo
direzionale originato dai modelli che, dall'inizio degli anni
'80, si sono andati diffondendo ed affermando e nei quali la
valutazione delle strategie e delle politiche gestionali si
lega agli effetti prodotti sul valore del capitale economico
aziendale. Il Value Based Management valuta le prestazioni globali
d'impresa in funzione della capacità di offrire al capitale
proprio un rendimento in linea con quello assicurato dal mercato
finanziario ( evoluto ) per impieghi di pari rischio.
VALUE STOCK: Con tale termine vengono indicate
le azioni di quelle società grandi, caratterizzate da
un basso profilo di rischio e, generalmente, da risultati positivi,
ma con un potenziale di crescita piuttosto modesto.
VALUE AT RISK: Identifica la perdita inattesa
di una esposizione o di un portafoglio in un intervallo di confidenza
e in un determinato orizzonte di tempo. Il VAR viene stimato
mediante la distribuzione dei valori delle perdite ( o del portafoglio
) e rappresenta la differenza fra il valor medio della distribuzione
ed il valore in corrispondenza di una determinata percentuale
della distribuzione ( solitamente il 99% ) che dipende dal grado
di propensione al rischio della banca. A seconda della percentuale
utilizzata si ottiene il VAR che rappresenta la massima perdita
inattesa con probabilità pari al valore della percentuale.
VAR: Sigla di Value At Risk. Il value at risk è una misura
della volatilità e della perdita potenziale che deriverebbe
al verificarsi di un determinato evento. Indica cioè
all'investitore l'entità della perdita a cui prepararsi.
E' uno strumento mediante il quale è possibile comparare
il rischio di investimenti differenti.
VALUTA: Ha diversi significati a seconda del
contesto in cui il termine viene usato:
- Nel conto corrente è il giorno in cui, a prescindere
dalla data di esecuzione di un'operazione bancaria, iniziano
a maturare gli interessi (attivi e passivi);
- E' anche la moneta in circolazione in un determinato Paese,
in cui ha corso legale, chiamata anche "divisa";
- E' altresì l'insieme dei mezzi di pagamento in moneta
estera.
VALUTA CHIAVE - KEY CURRENCY: Il dollaro, lo
yen giapponese, la sterlina, il marco tedesco prima e l'euro
oggi, sono le " key currencies" ovvero le divise più
affidabili poiché utilizzate largamente come mezzo di
pagamento delle transazioni commerciali internazionali.
VALUTA DEBOLE - WEAK CURRENCY: Sono considerate
" weak currencies " ovvero divisa povera, le valute
dei Paesi poveri, poiché, nell'ambito delle contrattazioni
internazionali tendono a perdere di valore nei confronti di
altre valute.
VALUTA FORTE - STRONG CURRENCY: Data la solidità
dell'economia del paese di appartenenza, ad es. stati Uniti,
questa divisa è privilegiata dagli investitori internazionali
in caso di pagamenti internazionali, o per la costituzione di
riserve in valuta presso le Banche centrali. |